lunedì 22 settembre 2025

Recensione di "Vola golondrina" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, edizioni Giunti Editore

Recensione di "Vola golondrina" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, edizioni Giunti Editore

"Montefosco, paese dell'Appennino Tosco-Emiliano, pochi giorni prima delle elezioni del 18 aprile 1948. Il silenzio notturno è rotto dal rumore di una moto lanciata lungo la strada principale, mentre il suo guidatore canta a squarciagola con un accento straniero. Questo episodio si ripete per diverse notti, fino a che in una casa abbandonata viene trovato il cadavere di un uomo ucciso barbaramente, accanto alla sua motocicletta, una vecchia Guzzi GT 17 con sidecar. Bologna, 1972: in maggio le elezioni decreteranno l'inaspettato successo del Movimento sociale italiano- Destra nazionale. La giovanissima giornalista Penelope Rocchi, detta Lope, deve tornare a Montefosco, dove è nata, per scrivere un pezzo su Ardito Richeldi, candidato nelle liste del MSI e coinvolto in uno scandalo legato al finanziamento di gruppi neofascisti. Ardito è stato ucciso dai colpi di una Ruby, pistola degli anni '30 di fabbricazione spagnola ormai sparita dalla circolazione. Spagna, 1936. Allo scoppio della guerra civile il comunista italiano Pedro e l'anarchico Bakunin – fuggiti dalle persecuzioni fasciste attraverso la Francia – si sono uniti alle Brigate Internazionali: è qui che Pedro ha incontrato la militante Golondrina, se ne è innamorato e con lei ha dato vita alla piccola Maria… C'è un filo rosso che unisce questi personaggi e le loro storie: toccherà a Lope Rocchi trovarlo, stringerlo tra le dita, riavvolgerlo fino a far luce su ogni evento. Perché solo le donne e gli uomini che sanno fare i conti con i fantasmi del passato sono davvero liberi."

I fantasmi del passato possono sagomare il presente?
In questo storia pare proprio di sì.
Il romanzo si snoda in trentotto capitoli ben congegnati e in contesti storici diversi. Ogni pagina intreccia resistenza, speranza e idealismo.
La prosa di Guccini e Macchiavelli è una prosa fluida e nello stesso tempo precisa. Tante le immagini suggestive, ben caratterizzati i personaggi, veritieri ed efficaci i dialoghi.
È un’opera che invita il lettore a riflettere sulla natura umana, soprattutto su come spesso le nostre scelte ci conducono per labirinti oscuri.
Gli autori descrivono un’umanità che resiste, che porta avanti ideali, che si riveste di resilienza. E lo fanno con profonda maestria.


mercoledì 17 settembre 2025

Recensione di "Dryadem. La leggenda" di Marie Albes, Delrai Edizioni.

 Recensione di "Dryadem. La leggenda" di Marie Albes, Delrai Edizioni.

"Ayres è una giovane donna intrappolata in una routine noiosa nella cittadina costiera di Wells. Lavora in una libreria antiquaria e in un negozio di fiori, ma la sua vita viene sconvolta da sogni ricorrenti di una foresta oscura e di una figura eterea che la chiama per nome. La notte del suo ventiduesimo compleanno, durante la Festa della Resilienza, incontra uno sconosciuto misterioso, la cui presenza sembra alterare il ritmo stesso della realtà. Man mano che strane visioni e inquietanti fenomeni si intensificano, Ayres scopre di essere legata a una leggenda antica quanto la Terra stessa: la storia di Dryadem, la custode della Natura, un’entità che governa l’equilibrio tra gli elementi e il destino degli uomini. Segnata da un misterioso simbolo apparso sulla sua pelle, Ayres si ritrova al centro di un conflitto segreto tra forze primordiali e un antico male che minaccia di spezzare l’armonia del mondo. Guidata dai suoi sogni e da un enigmatico libro antico, dovrà scegliere se abbracciare il suo legame con la leggenda o restare un’estranea nella propria esistenza. Ma il destino è già in moto, e mentre le ombre si allungano sulla sua vita, lei capirà che alcune verità non possono essere ignorate… e che il confine tra mito e realtà è molto più sottile di quanto abbia mai immaginato."

Nonostante non sia mai stata attratta dai miti celtici e da ciò che riguarda la magia della Natura, questo romanzo mi ha catturata fin dalla prima pagina. E non solo perché è ben scritto ma per le sensazioni che mi ha provocato. La storia è un viaggio sia fisico che metafisico.
La Natura, la vera protagonista del libro, chiede attenzione e amore. L’autrice ci accompagna in un teatro carico di colori, luci ed emozioni che vincono sul buio, sull’odio, sulla miseria umana. La Albes ha dato vita ha una trama originale, dove i personaggi principali (Aires e James), molto ben caratterizzati, danno vita a pagine di ampio respiro. Stupiscono la capacità e la dolcezza nelle descrizioni, così come la sintonia e l’armonia nelle azioni. Non basta avere fantasia per scrivere in questo modo.
E poi c’è l’Amore, il vero senso dell’esistenza per tutti noi.



domenica 7 settembre 2025

Recensione di "Laura e il filo" di Silvio Zenoni, Leucotea.it edizioni.

 Recensione di "Laura e il filo" di Silvio Zenoni, Leucotea.it edizioni.

"La mattina del 7 agosto 1974 Philippe Petit passa da una torre gemella all'altra su un cavo d'acciaio senza alcuna protezione, né sistema di sicurezza. Questo romanzo però non è una sua biografia e gli avvenimenti narrati nulla inseriscono alla sua vita. Philippe Petit è soltanto un indebito pretesto, un'ignobile scusa che l'autore ha utilizzato per parlare dell'amore e dell'equilibrio precario a cui ci costringe, un giorno innalzandoci a inaccessibili altezze e un altro facendoci sprofondare irrimediabilmente nel vuoto."

Sicuramente un romanzo d’amore. Sicuramente un romanzo psicologico. Con uno stile narrativo e al contempo poetico, l’autore ha dato vita a una storia scritta con cura, dove ogni parola è pesata e ben amalgamata all’altra. La narrazione è interessante e coinvolgente, ricca di momenti di introspezione, che costringono il lettore a riflettere sull’amore e sul modo in cui lo si affronta quando iniziamo a tessere una relazione. È un viaggio tra emozioni e riflessioni, un viaggio nell’amore con le sue zone d’ombra e di luce, in tutte le sue sfaccettature. L’autore racconta dell’amore che un ragazzo sente di provare per una sua amica e lo fa in modo delicato e concreto, mostrando come i sentimenti possano essere difficili perché pieni di sfumature. Un romanzo che mi sento di consigliare a chi ha bisogno di esplorare le complessità delle emozioni giovanili.