venerdì 3 ottobre 2025

Recensione di "Come le lucciole" di Francesca Pongiluppi (Vera Vittoria Rossa) Solferino edizioni.

Recensione di "Come le lucciole" di Francesca Pongiluppi (Vera Vittoria Rossa) Solferino edizioni.


"Alla vigilia del G8 di Genova, mentre i suoi compagni si preparano alla grande protesta destinata a segnare tristemente l’inizio del nuovo millennio, Sonia antepone, per la prima volta, se stessa al movimento. Deve mettere ordine nel suo passato, congelato nel 1984 con la morte di Jolanda, che è stata come una seconda madre per lei. Ora anche il marito di lei, Giannetto, è mancato, e la vita sembra convocare Sonia a Ca’ Mimosa, la casa delle sue vacanze di bambina, in alto tra le rocce di un paese lontano dal mare. Per un addio o per un nuovo inizio? Quando Sonia riesce a entrare nella misteriosa «camera verde», a cui mai aveva avuto accesso nelle estati della sua infanzia, scopre l’incontro più importante: quello con il diario di Jolanda. E le pagine, come un bisturi, aprono ferite inattese, svelano segreti sconcertanti: la storia di Jojo, i suoi anni di sfruttamento nella Libia coloniale, l’approdo in Liguria, l’incontro con Giannetto, la guerra e la Resistenza, un amore capace di tornare in altre forme. Immergendosi in quella vita, Sonia ha la sensazione di liberare Jolanda e di liberare se stessa, ritrovando una dimensione più autentica della militanza e della lotta. "Come le lucciole" è un romanzo politico e di formazione, che racconta un’impresa capace di unire attraverso il tempo le anime di donne diversissime: la ricerca del proprio posto nel mondo e di nuovi modi di abitarlo."

Un romanzo politico e sociale, disposto su due piani temporali: quello contemporaneo e quello dell'epoca fascista, che l’autrice intreccia con abilità. Guerra, violenza, abuso, ideali, giustizia, libertà e uguaglianza. Sono questi gli ingredienti di "Come le lucciole", un libro che pagina dopo pagina cattura l’attenzione del lettore, il quale non potrà che confrontarsi con una grande verità, ovvero che la memoria è l’unica arma che tutti noi abbiamo per evitare di ripetere gli errori del passato.
La scrittura della Pongiluppi è una scrittura precisa e allo stesso tempo empatica. Riesce a emozionare scuotendo l’animo del lettore che è costretto a riflettere su quale sia la strada giusta da intraprendere quando tutto fuori grida odio e intolleranza, quando fuori tutto brucia e l’aria diventa irrespirabile.
Un romanzo coraggioso dal forte impatto emotivo che va letto con occhi severi e imparziali.

"Ho ricevuto l’eredità del vero, in un momento cruciale per chi amo e per ciò in cui credo. Di me ho imparato che, se non posso essere in primis fedele e me stessa, non riesco più a sentirmi bene con gli altri. E forse, non riesco nemmeno a esser loro fedele."

Un romanzo che graffia e segna. E che grida che la violenza non può essere mai giustificata. E che la forza di un ricordo è necessaria per affrontare il presente, fondamentale per pensare al futuro.



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