Recensione de "I rimedi del dottor Aiace Debouché" di Andrea Vitali, edito Garzanti Libri.
"Chiuso nel retrobottega della farmacia che ha da poco acquistato a Bellano, il dottor Aiace Debouché sta facendo i suoi conti e le sue valutazioni. È una sera di febbraio del 1920, ovattata dalla neve copiosa che ha imbiancato le rive del lago e coperto il paese di una coltre immacolata. Il risultato delle analisi del dottore appare quanto mai eloquente, ma la causa un po' meno. Forse bisognerebbe indagare sulla scarsa varietà dell'alimentazione dei suoi nuovi concittadini, oppure verificare la presenza di una tara genetica che si tramanda di generazione in generazione; sta di fatto che data la frequenza con cui vengono richiesti alcuni tipi di farmaci è evidente che il malessere più diffuso in paese è la stitichezza. E lui, uomo di scienza dalle robuste ambizioni, si sente perciò investito del compito di trovare un rimedio potente e infallibile. Ma per il dottor Debouché l'arrivo a Bellano non riserva solo peculiarità di tipo sanitario. Vi trova una comunità con le proprie gerarchie, i propri riti e una spiccata tendenza al pettegolezzo. E anche la squisita mostarda del droghiere Vespro Bordonera, che oltre a vendere prelibatezze ha una figlia in età da marito che è un vero gioiello. Vuoi perché Virginia è davvero una bellezza, educata in Svizzera e con velleità di un matrimonio di livello, vuoi perché il Debouché è un ottimo partito e il migliore sulla piazza, l'incontro tra i due sembra già scritto dal destino. Solo che stavolta il farmacista scienziato i conti non li ha fatti con la dovuta accuratezza, soprattutto con sé stesso e con certi problemi che si trascina fin dalla giovinezza."
Con questo ultimo romanzo Vitali ci riporta a Bellano, comune della provincia di Lecco che per l'autore è diventato un teatro dove mettere in scena la vita di personaggi tragicomici. E sono ancora una volta i personaggi, così ben caratterizzati solo già dal nome, a tenere il lettore sulle spine. Quale sorte avrà attribuito a loro la penna di Vitali? Il malcapitato dottor Debouché dovrà fare i conti con gli abitanti di quella sponda del lago che nonostante le difficoltà rimangono sempre in piedi. L'intreccio delle vicende fa riflettere sulle bizzarrie che spesso ci offre la vita, dove tutto non è proprio come appare.

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