domenica 31 agosto 2025

Recensione di "Bucaneve" di Mélissa Da Costa - Auteure, edito Rizzoli.

Recensione di "Bucaneve" di Mélissa Da Costa - Auteure, edito Rizzoli.

"Ambre ha vent’anni e la vita davanti a sé, ma non la vede. Da un anno è l’amante ragazzina di un quarantenne, Philippe, professionista affermato, padre di famiglia. Vive nell’appartamento che lui le ha messo a disposizione, ma è un amore asfissiato che si nutre di scampoli di tempo. Quando Ambre, sopraffatta dal vuoto, tenta di farla finita, Philippe è già distante da quell’amore nuovo e salva il proprio imbarazzo offrendole una via di fuga: le trova una sistemazione ad Arvieux, un paesino delle Alte Alpi francesi, come cameriera stagionale in un albergo. In questa valle azzurra, dove la montagna si presenta allo stato puro e le vetrine dei bar sono appannate dai fumi della cioccolata, Ambre scopre un micromondo di sogni, fragilità, entusiasmi, delusioni. Le persone che incontra hanno, come lei, dolori che pesano e solitudini schierate come scudi. Persone come Tim, l’aiuto cuoco, ventiduenne gay rifiutato dalla sua famiglia; come Rosalie, madre single di una bambina di quattro mesi, che soffre di fobia dell’abbandono. Come Wilson, che preferisce il rumore del vento tra i pini alla compagnia degli uomini. Giorno dopo giorno, tra un turno in sala e una ciaspolata nei boschi di larici, tra incomprensioni e risate leggere, Ambre mette piede nei loro silenzi ed esce dal suo. Come accade quando, sulla superficie di neve invernale, protettiva e muta, riaffiora la vita nei petali di un bucaneve."

Un romanzo che scalda, che scaccia via il cattivo umore, che dona speranza facendo credere nel sentimento dell’amicizia.
L’autrice con uno stile letterario così preciso scevro da inutili voli di pensiero, ha dato vita a un romanzo intriso di dolore ma nello stesso tempo a un romanzo che cura.
I dialoghi frizzanti e veloci delineano personaggi bisognosi di amore e di coraggio. Il coraggio necessario per affrontare la vita, per abbandonare una strada e percorrerne una nuova.
Una lettura fresca carica, però, di pagine intense che provocano al lettore un arcobaleno di emozioni. Ben descritti gli ambienti.
Un romanzo che aiuta a riflettere sull’importanza dei legami e di come spesso i rancori impediscono di procedere in avanti.





domenica 24 agosto 2025

Recensione de "La mossa dell'assassino" di Angela Marsons Author, Newton Compton editori.

Recensione de "La mossa dell'assassino" di Angela Marsons Author, Newton Compton editori.


"Una tarda sera d'estate, la detective Kim Stone arriva a Haden Hill Park sulla scena di un orribile delitto: una donna è stata legata a un'altalena con del filo spinato e ha una X incisa sulla parte posteriore del collo. La vittima si chiamava Belinda Evans ed era una professoressa universitaria di psicologia infantile ormai in pensione. Perquisendone l'abitazione, Kim e la sua squadra trovano una valigia pronta e indizi di un complesso rapporto tra Belinda e la sorella Veronica. Quando vengono rinvenuti altri due cadaveri con gli stessi segni distintivi, Kim capisce di avere a che fare con un serial killer rituale. Indagando sulle vittime, individua un comun denominatore: tutte e tre erano coinvolte in tornei per bambini prodigio e si stavano recando all'evento annuale. L'assassino è uno dei più spietati che Kim abbia mai incontrato, e l'unico modo per scovarlo è indagare su ogni bambino che ha partecipato alle gare nei decenni addietro. Di fronte a centinaia di potenziali piste e a una sorella in lutto che si rifiuta di collaborare, riuscirà Kim a entrare nella mente del killer e a impedire un altro omicidio prima che sia troppo tardi? Ogni anima ha un lato oscuro. Angela Marsons nel suo nuovo romanzo ci porta a scoprire quanto l'abisso può essere profondo."

Con i suoi protagonisti ben caratterizzati l’autrice mostra il bene e il male, sentimenti che albergano entrambi dentro ognuno di noi.
Usando una scrittura dinamica e scorrevole, l’autrice narra storie di rivalità, di abbandono, falsità e crudeltà.
I personaggi sono ben caratterizzati così come curati e precisi i dialoghi.
L’atmosfera è inquietante, pagina dopo pagina il lettore viene condotto verso il lato oscuro dell’animo umano. Un giallo dove si "sente" il dolore, soprattutto quello che provano i più deboli come i bambini che vengono cresciuti senza amore. Sicuramente un giallo con la G maiuscola che invita il lettore a riflettere sulla fragilità degli esseri umani.