venerdì 9 marzo 2018

Recensione de "I giorni dell'alpaca" di Carlo Rovello, edizioni insedicesimo.

Recensione de "I giorni dell'alpaca" di Carlo Rovello, edizioni insedicesimo.
Un libro che secondo me è nato con l'intento di essere e non di apparire. Non conosco benissimo l'autore, ma andando a pelle e intuito, credo che anche lui sia così: una persona alla quale piace essere e non apparire.
Un libro che non è un romanzo, non è un giallo, non è un trattato filosofico e nemmeno storico ma è tanta, tanta bellezza, perché in questo libro c'è scritto e descritto con cura e maestria l'amore per la natura e gli animali. E non solo. E' un libro che insegna e segna una strada ben precisa al lettore: vivere per le passioni che teniamo nel cuore. Non si può vivere solo per lavorare, non si può vivere seguendo schemi scanditi dal passare delle ore, che ogni giorno, ad ogni cambio di stagione, sono sempre gli stessi. La vita è molto di più. Povero colui che non lo capisce e che ogni giorno nemmeno guarda la sua faccia storta allo specchio. Le passioni raddrizzano la faccia. Le passioni ci rendono buoni e onesti tanto da non guardare se l'erba del vicino è più verde della nostra. Le passioni ci -umanizzano- e ci rendono consapevoli del fatto che siamo tutti uguali esortandoci a vivere. A vivere anche i giorni di un'alpaca.
Carlo Rovello, non smettere di scrivere!






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