sabato 10 marzo 2018

Recensione de "La vita che si ama" di Roberto Vecchioni. Einaudi Editore.

Recensione de "La vita che si ama" di Roberto Vecchioni. Einaudi Editore.
Chi mi conosce lo sa già, non potrò essere fredda e distaccata come bisognerebbe fare quando si esprime un giudizio. Vecchioni per me è Vecchioni, quindi punto e basta.
Va bene ci proverò... quindi punto e a capo.
Ha ragione Vecchioni la felicità va sentita addosso come una febbre.
La lettura di questo libro fa riflettere proprio su questo.
Tra una pagina e l'altra è necessario fermarsi per meglio comprendere le sue parole che una dopo l'altra diventano poesia. Una poesia che insegna, che alleggerisce e che fa apparire tutto più chiaro e semplice.
Questo riesce a fare Vecchioni in questo libro: schiarisce l'anima che spesso imbrattiamo di inutili parole e di inutili voli di pensiero. Se non vi piace la felicità, se volete passare il vostro tempo incazzati, costantemente incazzati con la vita, che poi forse non avete, perché siete solo spettatori della vita degli altri, non leggete questo libro. Perché come scrive Vecchioni: “... la felicità non è questione di istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi...”
Un diario, una biografia che insegna come 'prendere' la felicità in mano, senza mai allentare la presa, per farla vivere costantemente nel nostro presente e mai nel nostro passato. Non deve essere un ricordo, la felicità non può essere solo un ricordo.
E lui è un professionista di felicità e d'amore.


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