venerdì 9 marzo 2018

Recensione di "Operazione Portofino. Squadra speciale Minestrina in brodo" di Roberto Centazzo. Edizioni TEA

Recensione di "Operazione Portofino. Squadra speciale Minestrina in brodo" di Roberto Centazzo. Edizioni TEA
Un giallo ironico e garbato perché Roberto Centazzo scrive in modo ironico e garbato. Dopo la -Prima operazione della Squadra speciale minestrina in brodo-, ecco che il lettore si trova nuovamente spettatore di un'altra avventura di Semolino, Kukident e Maalox. Personaggi già ben delineati nel primo romanzo ma ancor meglio descritti in questa nuova storia. Questi tre uomini in pensione non si arrendono e anche questa volta si mettono in gioco, nonostante i problemi che il vivere quotidiano gli pone davanti. Fanno tenerezza, fanno sorridere perché non mollano e vogliono continuare a rendersi utili. Ci riusciranno? Tutto è davvero possibile? Risposta: dovete leggere il libro. Un libro giallo che per me ha un pregio grandissimo: non è ricco di particolari inutili. Centazzo si sofferma sulla vita dei personaggi e non si perde in inutili descrizioni di vie, piazze, monumenti, costringendo il lettore a girare a destra e a svoltare a sinistra... E poi ci sono tutti gli ingredienti che rendono accattivante un giallo: le belle donne, le auto di lusso e le intercettazioni telefoniche. E poi, insomma, si svolge tra Portofino e la Costa azzurra. Cosa volete di più?


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