venerdì 18 aprile 2025

Recensione de "La fabbricante di stelle" di Mélissa Da Costa - Auteure, edizioni Rizzoli.

Recensione de "La fabbricante di stelle" di Mélissa Da Costa - Auteure, edizioni Rizzoli.

"Arthur ha cinque anni quando sua madre Clarisse gli rivela un gran segreto: tra non molto dovrà partire per un lungo viaggio con destinazione Urano. E lì, racconta Clarisse, sul pianeta ghiacciato dalle ventisette lune, popolato da lumache con il guscio azzurro che mangiano niveo prezzemolo polare, da alberi-cervo con sonore campanelle appese ai rami e da tante altre creature straordinarie, proprio lei avrà il compito di disegnare le stelle che notte dopo notte illuminano l'universo. Molti anni dopo Arthur, ormai adulto, aspetta che la sua compagna dia alla luce la loro prima figlia, e si trova a ripensare alla madre e a quella favola. Lui ovviamente sa che l'universo magico così ben descritto da Clarisse è stato l'espediente che la donna ha voluto usare per spiegare al figlio un imminente distacco, definitivo e tragico. Una bugia meravigliosa che ha permesso a un bambino di sognare e di immaginare, invece di dover soltanto guardare negli occhi la realtà, almeno per un po' di tempo. E solo in quel momento Arthur comprenderà davvero il gesto di sua madre."

Un romanzo meraviglioso, carico di amore ma soprattutto di umanità. Con uno stile letterario semplice, lineare ma efficace, Mélissa Da Costa, ancora una volta, sorprende il lettore. Racconta di una madre e della sua pietosa bugia. Parla di una menzogna che prende forma e trova fondamento nell’amore materno. Cosa farebbe una madre per proteggere il proprio figlio da una crudele realtà? Clarisse al suo piccolo Arthur narra una favola, un mondo dove lui possa rifugiarsi quando lei non ci sarà più…
Un romanzo forte che affronta il tema della morte senza cadere "nel già detto". Una storia pulita, ricca di sentimenti autentici. Una storia che aiuta a superare un lutto e ad accettare quel dolore e quella mancanza che in un primo momento possono risultare non solo non ammissibili ma incompatibili con la vita. Ogni pagina va diritta al cuore, scaldandolo e prendendosene cura.


mercoledì 9 aprile 2025

Recensione de "L'ospite perfetta" di Nelle Lamarr, Newton Compton editori

 Recensione de "L'ospite perfetta" di Nelle Lamarr, Newton Compton editori.

"Da quando la studentessa britannica Tanya si è trasferita negli Stati Uniti a casa dei Merritt per un programma di scambio, Natalie ha l'impressione che la figlia maggiore Anabel sia tornata in vita; a volte riesce quasi a fingere che non sia morta in quel tragico incidente. Tanya è davvero l'ospite perfetta: gentile, educata e sempre felice di aiutare in cucina. La figlia adolescente più giovane dei Merritt, Paige, però è di tutt'altro avviso: è convinta che Tanya non sia chi dice di essere. Natalie, dal canto suo, ha imparato molto tempo fa che è meglio non fare domande di cui non si vuole conoscere la risposta. E anche se ha il sospetto che la loro ospite nasconda un segreto, è certa che non sia niente in confronto al suo..."

Una scrittura e traduzione scorrevoli. L’autrice regala una lettura intrigante senza tempi morti. I personaggi sono ben caratterizzati, la storia ben congegnata, storia che tratta tematiche serie come gli abusi sessuali all’interno delle famiglie.
La storia funziona fin dall’inizio e non delude anche se non segue lo schema: morto assassinato- indagine- movente- colpevole-. Un thriller originale che stupisce con un finale inaspettato.