venerdì 24 aprile 2020

Recensione de "La città delle bestie" si Isabel Allende, Giangiacomo Feltrinelli Editore

Recensione de "La città delle bestie" si Isabel AllendeGiangiacomo Feltrinelli Editore
"Alex ha quindici anni. La malattia della madre lo costringe a lasciare una tranquilla cittadina californiana per seguire l'eccentrica nonna Kate, reporter di professione, in una spedizione nel centro dell'Amazzonia. Bisogna cercare una Bestia mostruosa e gigantesca che paralizza con il suo odore chi la incontra. Alex si trova così ad affrontare eventi e situazioni eccezionali, dalle banali punture d'insetti all'incontro con animali feroci, come l'affascinante giaguaro. Nel gruppo della spedizione c'è anche Nadia, figlia tredicenne della guida: è nata nella foresta e si muove in perfetta armonia con la natura selvaggia. Questo è il primo romanzo di una trilogia pensata per gli adolescenti, ma adatta anche al pubblico adulto della scrittrice."
Lo stile della Allende come sempre è impeccabile. E' un romanzo di avventura dove sono sono coinvolti tanti personaggi, tutti molto bene caratterizzati. Il messaggio che la Allende vuole trasmettere è il rispetto per le altre culture. Manca, forse, un po' di suspance, spesso si intuisce quello che accadrà nelle pagine che si incontreranno dopo ma questo non guasta comunque la lettura. La storia in fondo è una favola e nelle favole tutto è concesso. Il romanzo si chiude con questa frase:
"E tu (sarai sempre) il mio migliore amico perché riusciremo a vederci con il cuore".
Una frase poetica, un invito a credere che anche dopo la morte, la vita, di chi abbiamo amato, ritorna sempre
Una lettura piacevole per i ragazzi ma anche per gli adulti.


martedì 7 aprile 2020

Recensione di "Ferro e sangue" di Lisa Marklund edizioni Marsilio

Recensione di "Ferro e sangue" di Lisa Marklund edizioni Marsilio
Una storia intrigante dal ritmo incalzante, una storia pulita senza inutili fronzoli. Personaggi bene caratterizzati, sentimenti ben descritti.
"Sono passati quindici anni da quando Annika Bengtzon ha messo la sua prima firma sulla Stampa della sera, con tanto di foto accanto all’articolo sull’omicidio di Josefin Liljeberg, la ragazza che lavorava al club Studio Sex; una morte di cui nessuno è ancora ufficialmente responsabile. Sempre in prima linea nella ricerca della verità, Annika da allora non ha mai smesso di scrivere di casi irrisolti, mossa dall’ostinazione che la spinge a esporsi a qualsiasi rischio in nome di un radicato senso della giustizia. Ma ora che la vita comincia a funzionare, il suo mondo così faticosamente conquistato rischia di crollare. Non solo ci sono progetti per smantellare la testata per cui lavora ma, in aggiunta, la sorella Birgitta, dopo averle inviato una serie di messaggi inquietanti, è scomparsa. Tra un passato che ritorna minaccioso e un presente carico di tensione, l’irriducibile reporter della Stampa della sera si ritrova coinvolta in un’indagine che la costringe a un duro confronto con la famiglia e con se stessa, obbligandola ad affrontare una volta per tutte le conseguenze del drammatico gesto compiuto in gioventù che ha sconvolto la sua vita. Un’inchiesta, l’ultima, dove ritornano con forza i temi a lei più cari: l’amore per il giornalismo, la lotta in difesa delle donne, la solidarietà verso la parte debole della società."

venerdì 3 aprile 2020

Recensione di "D'amore e ombra" di Isabel Allende, edizione Giangiacomo Feltrinelli Editore

Recensione di "D'amore e ombra" di Isabel Allende, edizione Giangiacomo Feltrinelli Editore
“Tutto ruota intorno a una ragazza, Evangelina, in preda a periodici stati di trance che raccolgono intorno a lei una piccola folla di devoti e di curiosi. Irene e Francisco, intenti a indagare sul misterioso fenomeno, sono testimoni involontari dell'intervento di un gruppo di militari che pretendono di ricondurre alla ragione la famosa ragazzina. Evangelina reagisce alla brutale intrusione ridicolizzando l'ufficiale che comanda i militari, e da questo episodio, apparentemente banale, prende l'avvio un'inquietante vicenda perché Evangelina, di lì a poco sequestrata dalle forze di polizia, viene data per scomparsa.”
Questo romanzo è una fotografia che raffigura un paese allo stremo. Un paese che subisce arresti arbitrari, esecuzioni sommarie e sparizioni. La Allende, attraverso i vari personaggi che via a via si susseguono, racconta alla perfezione il Cile, oppresso dalla dittatura di Pinochet. Delinea il destino di uomini, donne, di un'umanità stravolta dalla miseria e dalla cattiveria. Racconta le ingiustizie sociali, il coraggio, la paura che sono il pane quotidiano di questo popolo. Grida i diritti umani, denuncia i soprusi. Un libro che insegna, che lascia il segno, che dovrebbe essere adottato come libro di testo nelle scuole.