lunedì 22 aprile 2019

Recensione di "Questo sangue non è mio", di Giovanni Jacob Lucchese, Alter Ego Edizioni

Recensione di "Questo sangue non è mio", di Giovanni Jacob LuccheseAlter Ego Edizioni.
La protagonista è Carlotta, una ragazza sfortunata, emarginata dalla società e senza alcun punto di riferimento, vittima del bullismo. La ragazza vive in compagnia della sua stessa voce, quella che chiamerà l'Altra. L'autore mette insieme tutti questi ingredienti per raccontarci un dramma che purtroppo è un dramma dei giorni nostri: quello della solitudine e del bullismo. Lucchesi lo fa con grande sensibilità non incorrendo mai nel rischio di diventare banale. Parlare di certe tematiche - di una vita passata a nascondersi dagli occhi degli altri per paura del loro giudizio, sopravvivendo con sofferenza alla cattiveria e alle ostilità - e farlo come l'ha fatto l'autore, non è cosa da poco.
Vivere o sopravvivere? Quale scelta farà Carlotta? La prima o la seconda? L'Altra è la sua migliore amica, la sua consigliera, l'unica ancora di salvezza che ha. Carlotta seguirà i suoi consigli? Riuscirà ad affrontare quella dolorosa verità che l'Altra le metterà davanti? L'altra, in fondo, a differenza degli altri non l'ha mai lasciata sola accettandola per quello che è.
Essere o apparire? Un'altra scelta che Carlotta dovrà fare così come scegliere se subire o accettare, se stare dalla parte del bene o del male. Ma cos'è il bene e cosa è davvero il male per Carlotta?
Bisogna concludere il romanzo per capirlo. Lucchese non lascia presagire nulla. Tutto può essere il contrario di tutto.
Un romanzo giallo che parla di schizofrenia, di quella psicosi cronica che provoca a chi ne soffre un forte disadattamento. Una psicosi da cui nessuno può dirsi immune perché dentro ad ognuno di noi vive, anche se in maniera latente, quella continua lotta tra il bene e il male, tra la luce e il buio, tra seguire quello che ci comanda il nostro corpo e quello che ci suggerisce la nostra anima. Perché nessuno di noi può essere vaccinato contro il male e contro le debolezze che si nascondono dietro a molti angoli: angoli che noi ogni giorno giriamo e debolezze nelle quali, alcune volte, inciampiamo.
“Vedi, a volte lasciamo che le cose brutte che ci accadono e la negatività che sprigionano dentro di noi ci definiscano...”
“Perché prima o poi a ognuno di noi nasce un tumore, un'escrescenza. Qualcosa di negativo. E prima o poi dobbiamo affrontare tutti la paura e deciderci di eliminarlo.”
Questo romanzo fa stare dalla parte delle tante Carlotta che non ce l'hanno fatta e io ringrazio l'autore per averlo scritto.

venerdì 12 aprile 2019

Recensione di "Pavia sporca estate" di Alessandro Reali, edito da Fratelli Frilli Editori

Recensione di "Pavia sporca estate" di Alessandro Reali, edito da Fratelli Frilli Editori
Il cadavere di un imprenditore, Marco Alibrandi, chiacchierato per una brutta storia di tangenti, viene trovato sulla riva del Ticino. Si ipotizza un suicidio ma la sorella, la signora Lucia Alibrandi, ingaggia Gigi Sambuco perché vuole vederci chiaro. Lei è convinta che si tratti di un omicidio. E così ecco che si presenta un nuovo caso per la coppia di investigatori Sambuco-Dell'Oro. Questo nuovo ingaggio avviene, però, in un momento particolare della vita dei nostri due uomini.
Sambuco ha oramai concretizzato la sua relazione con Marzia trasformandola in un vera e propria relazione extraconiugale, relazione della quale non riesce più a fare a meno.
Dell'Oro è sempre più, eroticamente parlando, impegnato e questo inizia a fargli venire qualche dubbio sulla sua sanità mentale.
Nonostante i loro problemi personali, indagano sul caso con serietà e attenzione trovandosi così ad affrontare politici in declino, imprenditori malavitosi, delinquenti comuni e famiglie borghesi che nascondono pericolosi segreti. Seguiranno e conquisteranno la verità che si paleserà con dolore.
Anche questa volta Reali fa centro grazie alla sua scrittura fluida, efficace e mai pesante. La trama è intrigante, l'epilogo sorprendente. Quel che l'autore racconta in questo suo ultimo romanzo è un argomento sempre attuale: corruzione, tangenti, omertà. I personaggi sono ben delineati così come i loro profili psicologici. È proprio la parte psicologica che rende -non comune- questo giallo. Reali tratta gli aspetti più tristi e reconditi dell'essere umano con molta sensibilità, senza impartire insegnamenti e senza imporre le sue riflessioni. Lascia al lettore la libertà di riflettere e di decidere lui da che parte stare e con chi stare. L'autore fornisce al lettore gli elementi necessari per riflettere su argomenti come la solitudine, l'angoscia, la rabbia, l'invidia, l'avidità, e, per meglio dire, su tutti quei sentimenti che purtroppo a volte sfociano in una brutale follia.
Un giallo che è più di un giallo, perché è un romanzo intimista.

domenica 7 aprile 2019

Recensione di "Tempo da elfi" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.

Recensione di "Tempo da elfi" di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.
Siamo tra i boschi dell'Appennino. Il protagonista è Poaina, l'ispettore Gherardini, che deve indagare su una morte sospetta in una comunità di elfi. Protagonisti anche gli elfi e i montanari. Non è un libro fantasy, ma un giallo. Atmosfere suggestive da fiaba che non bastano, però, a dare ritmo al romanzo che risulta lento e a tratti ripetitivo. Carina la trama, ben caratterizzati i personaggi. Tutto ciò però non basta per rendere intrigante la trama.Peccato!