Recensione di "C'era una lucciola a settembre" di Marco Collareda, Edizioni Leucotea.
Una scrittura scorrevole, a tratti "allegra". L'inframezzarsi di vocaboli dialettali rende il romanzo molto piacevole.
Siamo nel veneto. Nell’estate del 1990 tre amici si mettono sulle tracce di un mistero che affonda le sue radici nel passato. Un passato che ritorna ad essere presente, un passato di lotta fascista e partigiana. Un passato che si ripresenta più vivo che mai e che riapre voragini dolorose. Un bosco, una ragazza, un cadavere. I ragazzi, improvvisandosi detective, saranno protagonisti di un'avventura particolare perché dovranno affrontare orchi, anguane e streghe. O forse soldati fascisti o forse ancora partigiani. Chi davvero si aggira in quei boschi?
Un autore che ha tutte le carte in regola per continuare a scrivere. Un romanzo consigliatissimo!
Siamo nel veneto. Nell’estate del 1990 tre amici si mettono sulle tracce di un mistero che affonda le sue radici nel passato. Un passato che ritorna ad essere presente, un passato di lotta fascista e partigiana. Un passato che si ripresenta più vivo che mai e che riapre voragini dolorose. Un bosco, una ragazza, un cadavere. I ragazzi, improvvisandosi detective, saranno protagonisti di un'avventura particolare perché dovranno affrontare orchi, anguane e streghe. O forse soldati fascisti o forse ancora partigiani. Chi davvero si aggira in quei boschi?
Un autore che ha tutte le carte in regola per continuare a scrivere. Un romanzo consigliatissimo!