giovedì 17 febbraio 2022

Recensione di "Condannata" di Elisabeth Noreback, edizioni Casa Editrice Nord

Recensione di "Condannata" di Elisabeth Noreback, edizioni Casa Editrice Nord.

"Era l'adorabile figlia della cantante più famosa di Svezia, amata e osannata dal pubblico fin da bambina. Oggi, invece, per tutti è una spietata assassina. Dal giorno in cui Linda è stata condannata per aver ucciso a coltellate il marito, nessuno ha mai dubitato della sua colpevolezza. In effetti, le prove contro di lei erano schiaccianti: la polizia l'ha trovata accanto al cadavere, con le mani ricoperte di sangue, e persino il movente era chiaro, dato che i due si stavano separando. Lei, però, non ricorda a di quella notte. Di una sola cosa è certa: mai e poi mai avrebbe fatto del male all'uomo che amava. Dopo sei anni trascorsi a professare la propria innocenza, Linda ormai non ha più la forza di combattere e si è rassegnata al suo destino. Nessuno vuole ascoltarla, nemmeno i suoi stessi familiari, e sul suo caso è calata una cortina di silenzio. Ma una flebile speranza si accende con l'arrivo di una nuova compagna di cella, una donna enigmatica e piena di risorse, che conosce alla perfezione ogni segreto del carcere. E che le fa una proposta. Col suo aiuto, Linda potrebbe finalmente avere l'opportunità di scoprire cosa sia successo quella fatidica notte. È un'occasione troppo allettante per lasciarsela sfuggire, e così Linda accetta, senza sapere che la strada verso la verità è un cammino costellato di invidie e di menzogne, di ricordi distorti e di peccati inconfessabili. E in cui il pericolo più grande è il male che ci portiamo dentro..."
La storia, tutto sommato, è molto semplice: una ragazza svedese conosciuta per la notorietà della madre, una delle donne più famose della Svezia, viene condannata e finisce in carcere, in quanto è accusata di avere ucciso il marito. La ragazza si dichiara innocente e continua ad affermare la sua estraneità al fatto anche in carcere dove deve scontare una pena che non ammette repliche. Nessuno, però, le crede… e non aggiungo altro.
Uno stile letterario intrigante con una narrazione che si alterna tra passato e presente. Una storia terribile, tragedie umane, sentimenti calpestati, insidie, segreti e inevitabilmente una cruda e voluta morte.
La bravura dell’autrice risiede nel fatto che tutto sembra scontato, già scritto e visto ma in realtà le cose non sono proprio come appaiono perché la verità sta ben nascosta ma poi, quando si paleserà, farà male, molto male. Sarà disarmante per tutti i protagonisti che sono ben delineati, credibili e veri.



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