mercoledì 25 maggio 2022

Recensione di "Come un respiro" di Ferzan Ozpetek edizioni Mondadori

Recensione di "Come un respiro" di Ferzan Ozpetek edizioni Mondadori

“È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d'abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un'ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé conserva un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto. Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l'esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l'Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata? Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie.”
Questo romanzo è un viaggio nei sentimenti. Verità, bugie, odio, amore. Il lettore simpatizza subito con Elsa e Adele che a piccoli passi, in silenzio, lo conquistano completamente. Ogni loro lacrima, il dolore da loro narrato, così come ogni loro incertezza e insicurezza diventano anche di chi, pagina dopo pagina, scopre la grandezza di questo libro. Una storia che insegna che l’amore può renderci folli ma che per amare gli altri dobbiamo imparare ad amare noi stessi.
Con uno stile letterario “cinematografico”, Ozpetek rende ogni dettaglio, ogni dialogo e tutti i personaggi così veri, che il lettore fatica a tenere a bada l’onda emozionale che la stessa storia suscita.
-Come un respiro- è un “thriller” di sentimenti e di emozioni. Pagine scritte magistralmente, pagine di vita.


domenica 15 maggio 2022

Recensione de "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton. Neri Pozza, editore.

Recensione de "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton. Neri Pozza, editore.

Una storia che non ha un flusso costante ma è proprio questo che rende il libro, un romanzo originale.
Ben scritto e ben strutturato. Ottime le descrizioni. I personaggi sono perfettamente delineati, particolare imprescindibile perché sono tutti assolutamente necessari alla trama. Non esistono personaggi secondari.
Siccome l’intreccio narrativo è di un certo spessore, vi consiglio di leggerlo quando avrete molto tempo da dedicare alla lettura. Altrimenti potreste correre il rischio di “perdervi”.
I colpi di scena non mancano… mi fermo qui, perché questo è uno di quei libri per i quali si rischia, con una recensione, di svelare troppo…
"Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House... Accolto dall'entusiasmo della critica al suo apparire, vincitore del Costa First Novel Award, Le sette morti di Evelyn Hardcastle è, come ha scritto il Financial Times, «qualcosa in cui il lettore non si è mai imbattuto fino ad ora», un romanzo geniale in cui Agatha Christie incontra "Black Mirror". "