Recensione de "L'enigma del gatto" di Sonia Sacrato, edizioni I dobloni del Covo della Ladra.
Quando nel novembre del 2016 un'esondazione del fiume Po trascina le imbarcazioni gemelle, il Valentino II e il Valentina II, affondando quest'ultima, nessuno può immaginare che la stessa porti con sé un terribile segreto. Circa un anno dopo, infatti, durante le operazioni di recupero del Valentina II, insieme al battello, viene estratto anche il corpo di una vittima, rimasta intrappolata nel fango. Toccherà al vicequestore Luca Ferraris, e alla sua squadra, indagare su quello che appare subito un efferato delitto. E mentre Natale è alle porte, Cloe, e il suo inseparabile gatto Pablo, raggiungono Luca a Torino per trascorrere le vacanze per la prima volta sotto lo stesso tetto: un passo che aveva richiesto una grossa prova di fiducia soprattutto da parte di lei. Ma non tutto va come sperato perché anche Cloe, suo malgrado, si ritrova coinvolta in un nuovo omicidio che arriva ad intorpidire un'indagine già molto difficile. Tra gli abbracci della sua amica Roberto, drag queen e titolare di uno dei locali più trendy di Torino, le imprese dell'aspirante giornalista Alex e una nuova e inaspettata amicizia, Cloe si ritroverà ad indagare su un doppio caso dai risvolti inaspettati."
Quello della Sacrato è uno stile letterario unico. Singolare e prepotente. La grinta e la voglia di raccontare fanno da padrone anche in questo terzo romanzo dove nemmeno l’atmosfera natalizia riesce a tenere a bada Cloe. E nemmeno su Pablo, il suo fedele compagno di vita, la festa più attesa dell’anno ha un effetto calmante.
Cloe e Pablo.
Pablo e Cloe.
Cosa sarebbe Cloe senza il suo gatto? E Ferraris, il vicequestore, chi sarebbe senza Cloe? Potrebbe farcela senza di lei?
Ho apprezzato tutti i personaggi di questo libro per la loro autenticità e soprattutto perché nessuno di loro è scontato. Ognuno è necessario per portare avanti una storia dalla trama avvincente e ben costruita.
Ho amato soprattutto Roberto, la drag queen, che mi piacerebbe avere come migliore amica, come dispensatrice di buoni consigli.
E poi c’è Torino, questa città dalle mille sfaccettature e colori. Seria e enigmatica. Sarà per questo che la parola enigma compare nel titolo?
“Non tutti i casi vengono risolti, non tutti i morti ottengono giustizia.”
Un romanzo giallo che non si adagia sulla banalità. Che racconta il male contrapponendo a quest’ultimo il bene.
Si dice che niente appare com’è e nulla è come appare. Davvero è così? E allora quel corpo rimasto intrappolato nel fango, che durante le operazioni di recupero del Valentina II, viene estratto, cosa vuole dirci? Quale segreto vuole portare a galla? Perché anche i morti parlano, pur stando bene zitti.
Un giallo che sorprende e che non dimentica che l’amore esiste. Eccome se esiste. Lo sa bene l’autrice che ha scelto di devolvere una parte delle ricavato delle vendite all’Associazione Progetto AISHA, contribuendo così a dare sostegno alle donne vittime di abusi.