Recensione di "Un caldo mortale" di Nora Venturini, Edizioni Mondadori.
“Ci troviamo a Torvajanica, luogo noto ai romani per i continui episodi di violenza - risse, spaccio, aggressioni... Ma quando il commissario Raggio arriva sul posto con il suo vice Milillo scopre che la vittima, Davide Jodice, è un cittadino incensurato, un operatore sanitario a cui nessuno poteva voler fare del male. Un uomo mite che viveva solo con il suo cagnolino, insieme al quale aveva l'abitudine di fare lunghe passeggiate sulla spiaggia non ancora affollata, al mattino presto o di sera tardi. È così che ha incontrato il suo assassino?”
Una scrittura precisa per una storia in cui tutto quadra. Il racconto risulta essere magistralmente costruito, anche il più piccolo dettaglio ha un significato ben preciso. Ambienti perfettamente descritti, dialoghi ben articolati, soprattutto quelli con l’inflessione dialettale. Fin dalle prime pagine il lettore capisce di essere davanti a un racconto giallo intrigante dal ritmo incalzante. Personaggi veritieri di un’umanità disarmante con pregi e difetti.
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