mercoledì 21 agosto 2024

Recensione di “Mille papaveri rossi” di Sergio Badino, Edizioni Piemme

Recensione di “Mille papaveri rossi” di Sergio Badino, Edizioni Piemme.


“Cresciuto insieme agli amici Nina e Luigi in un paesino sulle colline del Monferrato, Piero trascorre infanzia e adolescenza tra la scuola e i giochi nei campi di grano. L'amicizia con Nina si trasforma con il tempo in un sentimento che coinvolge entrambi sempre di più, ma per l'Italia sono anni difficili; l'ascesa del fascismo e l'entrata in guerra a fianco della Germania nazista lo costringono a seguire una strada che non si sarebbe mai aspettato: dopo aver aiutato Nina e la sua famiglia a emigrare, Piero viene mandato al fronte. Ed è in un campo di papaveri, che gli ricorda il profumo di casa, e con nel cuore l'amore per Nina, che incontra il soldato "con la divisa di un altro colore".

Una scrittura precisa e scorrevole. Ottime le descrizioni, straordinari gli -Show, don't tell-. Una storia commovente nella quale è un piacere immergersi, dove i protagonisti e i coprotagonisti sono completamente caratterizzati. L’autore dipinge una storia con grande maturità. Le tematiche storiche vengono affrontate con profondità fornendo spunti di riflessione non solo ai giovani lettori, a cui questo libro è dedicato, ma anche a quelli meno grandi. La voce di De André che canta -La guerra di Piero- accompagna ogni pagina. E a volte sembra persino di udire le voci squillanti di Ninetta e Piero.


domenica 18 agosto 2024

Recensione de "I miei giorni alla libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa, Feltrinelli Editore

Recensione de "I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa, Feltrinelli Editore.


"Jinbōchō, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all'inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l'eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po' squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L'opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un'altra. È Satoru a lanciarle un'ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Proprio lei che non è certo una forte lettrice, si trova di colpo a vivere in mezzo a torri pericolanti di libri e minacciosi clienti che continuano a farle domande e a citarle scrittori ignoti. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con un timido sconosciuto e rivelazioni sulla storia d'amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare."

Una romanzo da -senza infamia e senza lode-. Purtroppo la storia banale e a tratti improbabile non permette al lettore di provare emozioni e spunti di riflessione. Buone le descrizioni e le caratterizzazioni dei personaggi che, però, non bastano per rendere coinvolgente la lettura.