Recensione di "Cara scuola" di Maria Tarditi, Araba Fenice Libri
In questo libro la Tarditi narra i suoi anni di insegnamento, dai tardi anni '40 agli anni '80. Una piacevole lettura ricca di aneddoti e riflessioni. Le pagine sono intrise d'amore, l'amore che l'autrice provava per l'insegnamento e per i bambini. Sono quest'ultimi i protagonisti del romanzo come, allo stesso modo, i bambini sono stati i protagonisti della sua vita lavorativa. La Tarditi è riuscita a non cambiare il suo modo di fare scuola nonostante la scuola intorno a lei stesse cambiando. Non abbassava mai la testa e nemmeno lo sguardo. Lei guardava i suoi bambini come dovrebbe fare una buona madre: senza distinzioni. A tutti doveva insegnare a leggere e scrivere. A tutti cercava di insegnare che la conoscenza rende forti e che cercare e dire la verità rende liberi.
"Fin che sono piccoli, i bambini sono sinceri: non dicono nemmeno le bugie caritatevoli o diplomatiche. Crescendo, purtroppo si guastano. Si fanno furbi, imparano a tacere la verità e ad elargire sviolinate opportunistiche. Come gli adulti."
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