giovedì 3 gennaio 2019

Recensione di "Testimone inconsapevole" di Gianrico Carofiglio, Sellerioedizioni.

Recensione di "Testimone inconsapevole" di Gianrico CarofiglioSellerioedizioni.
"Per condannare voi non potrete dire che una certa versione dei fatti, una certa ipotesi ricostruttiva dei fatti è verosimile, o anche molto verosimile. Dovrete dire che questa ricostruzione è vera. Se potrete farlo, allora è giusto che condanniate."
Un libro che ogni avvocato dovrebbe leggere. Per due motivi: il primo per guardarsi allo specchio e riconoscersi, vergognandosi, e il secondo per umanizzarsi. Un stile letterario perfetto, invidiabile, difficile da eguagliare. Un libro che scorre su due binari paralleli che alla fine s'intersecano. E' la storia di un delitto tremendo, l'omicidio di un bambino; è la storia personale dell’avvocato Guerrieri, un uomo che vive un momento difficile
che lo porta a ridiscutere tutta la sua vita. Un romanzo introspettivo ed intimista. Un romanzo che racconta per filo e per segno un processo penale portando il lettore in quelle aule dei tribunali che fanno paura anche a chi non ha nulla da temere. Davanti ad un giudice tutti abbiamo paura, forse perché nessuno di noi è veramente innocente? La verità è sempre e sola una, verosimile non è vero. Allora perché è così difficile dimostrare di essere innocenti? Perché per assurdo è più facile condannare? Perché spesso ammettiamo di aver visto quello che invece non è mai apparso davanti ai nostri occhi? Forse perché siamo umani e tutti facilmente soggetti a cadere in errore?
Un libro, un viaggio nella nostra coscienza.
Un libro che consiglio caldamente a tutti. Un libro dieci e lode!

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