Recensione de "Il ricordo del 9" di Salvatore Lanno Salvatore Lanno, Sovera edizioni Edizioni Sovera
"Una storia a sfondo autobiografico che si dipana intorno alla magia del numero 9 che più volte ritorna emblematicamente nella vita dell'autore e che, apparentemente per caso, ne segna la vita. Dal racconto trapela la serenità del protagonista che ha trovato la -felicità- in una sana e profonda ricerca di sé."
Un libro da leggere con il cuore, perché gli occhi non bastano. Ci sono parole, emozioni e sentimenti che si devono leggere con il cuore. Un racconto toccante, forte e incisivo quanto basta. L’autore racconta il dolore fisico e psicologico causatogli da un crudele destino che gli sottrae un amico d’infanzia mettendo fine alla loro spensieratezza. La scrittura di Lanno che risulta essere semplice, chiara e priva, fortunatamente, di inutili fronzoli, coinvolge fin dalle prime pagine. L’autore ricorda quel triste giorno, l’ultimo passato insieme al suo amico Simone. Dopo una giornata trascorsa a vendemmiare i due ragazzi, a bordo di una vespa, stanno tornando a casa. Un trattore li investe e il conducente se ne va senza soccorrerli. Rabbia su rabbia, dolore su dolore: Simone muore, Salvatore riesce a salvarsi dopo un lungo e doloroso calvario. La storia ruota e si snoda fortemente intorno al numero 9 che ritorna più volte nella vita del protagonista. Un breve romanzo d’amore, che parla dell’importanza dell’amicizia, della fede, della famiglia. Una storia carica di valori che al giorno d’oggi sembrano essersi persi, come l’onesta, l’altruismo e il perdono.
L'autore parla del dolore attraverso il cuore e per il cuore. Lo accetta perché sa che il dolore fa parte della nostra vita. Lanno sa che solo la forza dell’amore può salvarci dagli effetti devastanti della rabbia, della cattiveria e dell’invidia.
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