Recensione di "A distanza ravvicinata" di Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso, Fratelli Frilli Editori
"Lavagna, estate 1998. Pietro Farné è un giovane maresciallo dei carabinieri, fresco di nomina, incaricato di una strana missione: sorvegliare un'anziana turista di origine tedesca, Frau Gertrud Stingel, e la sua accompagnatrice, Viviana Prestigiacomo. Un compito apparentemente noioso, ma al quale si interessano addirittura i servizi segreti. Mistral Garlet, invece, è una studentessa universitaria, che si è concessa qualche giorno di vacanza perché sente l'esigenza di riflettere sul proprio futuro. Casualmente si ritrova a essere vicina di ombrellone proprio di Gertrud Stingel e resta colpita dalla personalità sfaccettata dell'anziana signora, nonché dal rapporto complesso che sembra esistere tra la tedesca e la sua badante. Nella notte tra l'11 e il 12 agosto, la svolta. Gertrud Stingel viene uccisa nel proprio appartamento e Viviana Prestigiacomo scompare. Il caso appare subito difficile da risolvere. Chi è l'uomo che veniva a trovare Gertrud con una certa regolarità? E dove la accompagnava? Perché aleggia come un fantasma l'ombra di un vecchio criminale nazista? E chi è, invece, l'altro misterioso individuo che sembrava muoversi sottotraccia attorno a Viviana? Ma soprattutto: che fine ha fatto la badante? È ancora viva? È lei l'assassina? Sì, perché una nuova vittima viene ritrovata e la scia di sangue sembra destinata a non fermarsi ancora. Attorno a questi misteri si snodano parallelamente l'inchiesta condotta dal maresciallo Pietro Farné e l'indagine dilettantesca e appassionata di Mistral. Si dipana così un fitto intreccio di scoperte e rivelazioni, che porterà i due a seguire piste differenti ma convergenti, sfiorandosi ripetutamente senza mai realmente incrociarsi davvero, come due pedine mosse da un destino beffardo. Fino al raggiungimento della verità, sullo sfondo dei festeggiamenti per la Torta dei Fieschi: due delitti, due indagini, una sola verità. O nessuna?"
Un giallo psicologicamente ben strutturato e ben scritto. Una storia brillante, senza inutili fronzoli, scritto a quattro mani. In poche parole una storia intelligente. Personaggi ben caratterizzati, ottime le ambientazioni che risultano particolarmente curate. I due autori accompagnano il lettore alla soluzione del giallo che fin dalle prime pagine risulta essere intrigante.
Ciò che è appartenuto a un tempo passato si mischia con il tempo presente che scorre, corre e lascia il segno. Quello che è avvenuto ieri si confonde con quello che accade oggi, così come le colpe e le verità. In fondo il titolo parla chiaro: tutto è vicino ma anche lontano e quel tutto gira intorno a storie passate che attraversano il presente.
La capacità narrativa dei due autori regala immagini, suoni, emozioni. E quando un libro riesce a donarti tutto questo, non significa solo che è un bel libro, ma che gli autori sono due bravi scrittori.