martedì 23 maggio 2023

Recensione de "L'ignoranza dei numeri" di Francesco Paolo Oreste, Baldini+Castoldi editore.

Recensione de "L'ignoranza dei numeri" di Francesco Paolo Oreste, Baldini+Castoldi editore.

"L'ispettore Romeo Giulietti è un uomo di speranze, è uno che crede nelle parole, più che nei numeri, e nei miracoli, perché gli è capitato di vederne qualcuno. La sua casa è il suo rifugio dove spesso sogna. Sogna frammenti della vita degli altri. I loro amori, le loro miserie, i loro dolori gli cadono dentro quando chiude gli occhi, quando il sonno dovrebbe essere ristoro e invece si trasforma in un valzer di immagini e parole da cui Giulietti cerca di trarre una soluzione, una spiegazione, un abbozzo di verità. Combattuto tra la legge che ha giurato di servire e la giustizia cui profondamente anela, tra l'amore impossibile per Rebecca, che lo ha lasciato e a cui non ha mai smesso di pensare, e le indagini da portare avanti, Giulietti trova conforto nel pragmatismo."

Ci sono dei libri che fanno male. Questo è uno di quelli. Fanno male esattamente come la verità che ti graffia viso e cuore in un colpo solo. Questo è un libro che dalle prime pagine si intrufola sotto la pelle, per poi passare nelle vene. E a quel punto è finita. Il lettore s'innamora di Giulietti, così tanto da soffrire con lui.
L'autore non ha scritto un semplice giallo e nemmeno un semplice libro. L'autore costringe il lettore a riflettere. Lo sposta, lo cambia in meglio. Spalanca una finestra su un mondo sempre più alla deriva. Possiamo anche far finta che non sia così ma in realtà, lo sappiamo tutti, il male impastato con il marcio esiste. Non leggetelo se non siete dotati di intelligenza emotiva.
Romeo Giulietti rispetta tutti, anche i criminali. Non fa differenze, per lui un crimine lo è a prescindere, non a seconda di chi sia la vittima. Giulietti indaga su Tatore ‘o scarrafone, un delinquente di poco valore che, come uno scarafaggio, è morto schiacciato. Eppure per lui grida giustizia... e "la legge deve essere giusta con tutti, non uguale" perché "nella vita non tutto quello che si somma aggiunge."

Un libro che sa di vita, di umanità che tanto manca a tutti. Narra di -vite- che nascono e muoiono senza poter ricevere riscatto. Perché non è vero che davanti e dopo la morte siamo tutti uguali. Se lo fosse lo saremmo anche da vivi.

E allora: viva Giulietti, viva l'autore. E viva la giustizia che a volte viene occultata come un cadavere in cantina.


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