mercoledì 27 dicembre 2023

Recensione di "Con tanto affetto ti ammazzerò" di Pino Imperatore, edito DeA Planeta.

"A Villa Roccaromana, una delle dimore marine più affascinanti di Posillipo, si festeggia il novantesimo compleanno della baronessa Elena De Flavis, la cui nobiltà d'animo è riconosciuta in tutta Napoli. L'ispettore Gianni Scapece, tra gli invitati insieme al commissario Carlo Improta, si gode la serata e la conoscenza di Naomi, incantevole nipote della padrona di casa. Tutto scorre con piacevolezza finché qualcuno decide di mettere in scena il finimondo: proprio quando un tenore attacca a cantare Nessun dorma, molti dei presenti iniziano a perdere i sensi, uno dopo l'altro. Nella gran confusione che segue, la baronessa scompare insieme al suo maggiordomo cingalese Kiribaba. Un rapimento? Un suicidio? Un tragico incidente? Il mistero prende una brutta piega quando Scapece e Improta incontrano i tre figli della baronessa, per nulla sconvolti dall'accaduto e interessati piuttosto alla spartizione dell'eredità. È l'inizio di una complicata indagine tra i rancori, le gelosie e le meschinità che a volte distruggono i legami familiari; ma per fortuna l'ispettore e il commissario saranno spalleggiati da un'altra famiglia, quella dei Vitiello e della trattoria Parthenope, fonte inesauribile di buonumore e di trovate geniali. In un susseguirsi di colpi di scena ed episodi esilaranti, Pino Imperatore ci conduce in una vicenda emblematica di ciò che può diventare la vita: una delizia, se trascorsa con chi amiamo e facendo del bene al prossimo, o un inferno, se ci lasciamo avvelenare dal denaro e dall'egoismo."


Un libro, un giallo, un romanzo divertente. E far divertire è un‘arte. È più facile far piangere.
Umanità, sentimenti, personaggi ben caratterizzati, un’indagine perfetta, ironia, buona cucina e una Napoli straordinaria. Sono questi gli ingredienti che rendono questo giallo, un giallo speciale.
Il rancore, la vendetta e l’odio sembrano avere la meglio sull’amore, ma la capacità dell’autore di riuscire a mitigare e stemperare la tensione attraverso la comicità napoletana, rende la lettura di questo romanzo molto piacevole.
Dialoghi ben costruiti, ambientazioni suggestive.



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