Recensione di "Parole riflesse" di Elisabetta Violani, edizioni Echos Group Italia.
“Parole riflesse, è una raccolta di racconti, alcuni di ispirazione autobiografica, che rispecchiano l’attuale momento storico, la società che ci circonda e gli eventi della vita, a volte banali, a volte imprevedibili e folli. Tuttavia, per la maggioranza degli esseri umani, l’esistenza consiste in una quotidianità ripetitiva e monotona che per essere affrontata necessita di forza e coraggio. Il tono vivace della prosa si alterna a quello tragicomico, per lasciare spazio a momenti malinconici o di forte critica sociale. L’autrice tratta gli argomenti più disparati, passando da profonde analisi psicologiche individuali a tematiche universali che riguardano l’umanità intera.
Secondo una visione caleidoscopica dell’esistenza, la vita è degna di essere vissuta se non si tradisce mai sé stessi raggiungendo quella consapevolezza che permette di rapportarsi con gli altri in maniera diretta ed empatica e quindi di amare, nonostante tutto. “Conosci te stesso” e “Diventa ciò che sei”, affrontare sempre e comunque il viaggio per realizzare sé stessi, sono forse gli scopi che danno un senso al tutto, assieme alla ricerca della bellezza che non esiste là dove non c’è il bene.”
Cantava Luigi Tenco: “Una vita inutile vivrai se non farai di te quel che vuoi…” questo è il messaggio che la Violani lancia nel suo ultimo libro. Con una prosa precisa e sottile l’autrice narra la vita in tutte le sue sfumature. L’ironia accompagna il lettore pagina dopo pagina in questa raccolta di racconti. Un'ironia profonda che porta a galla un arcobaleno di emozioni. La Violani scrive con -intelligenza emotiva- perché coinvolge intimamente il lettore che focalizza la sua attenzione sia sull’individuo che sulla società. Come gestiamo le nostre e altrui emozioni? Siamo veramente quello che vogliamo essere? Ci conosciamo davvero e, soprattutto, ci accettiamo per come siamo? Vogliamo tutti la bellezza eppure la nostra società sembra prodigarsi più per il male che per il bene. Il male può esistere dove c’è bellezza? È su questi temi che l’autrice ci porta a riflettere, solleticandoci dentro per spingerci a connetterci con noi stessi e con i nostri sentimenti. Da sempre la Violani si distingue per la sua capacità di entrare nell’animo umano in modo tragicomico. In questo ultimo romanzo, però, si è superata.
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