Recensione de "La paziente zero" di Angela Gagliano, Les Flâneurs Edizioni
-Non esiste la perfezione. E' tutta una fregatura-
Una quarta di copertina intrigante, così come il titolo, così come la copertina.
Quando arriva a Parigi, Colette si rende conto che niente è più come prima. Ossessionata dalla ricerca delle perfezione, sa benissimo che sarà difficile per lei ambientarsi nuovamente in una Parigi così diversa da come se la ricordava...
E non aggiungo altro perché la scrittura scorrevole, attenta e incisiva dell'autrice accompagna il lettore in un piacevole e intrigante lettura.
Una storia che fa riflettere. Perché se davvero sono i dettagli delle opere a fare la differenza, nella vita reale cosa ci rende speciali e diversi dal branco? Lupi o pecore? Buoni o cattivi? Bianco o nero?
Cerchiamo la perfezione, la cerchiamo come si cerca un vestito, lo troviamo, lo proviamo, lo indossiamo, ci sembra perfetto. Poi quel piccolo dettaglio rovina tutto. Il dettaglio. Siamo in balia di un dettaglio dimenticandoci di volgere i nostri occhi sull'intero vestito. E li ci perdiamo dimenticandoci, spesso, di noi stessi.
Una quarta di copertina intrigante, così come il titolo, così come la copertina.
Quando arriva a Parigi, Colette si rende conto che niente è più come prima. Ossessionata dalla ricerca delle perfezione, sa benissimo che sarà difficile per lei ambientarsi nuovamente in una Parigi così diversa da come se la ricordava...
E non aggiungo altro perché la scrittura scorrevole, attenta e incisiva dell'autrice accompagna il lettore in un piacevole e intrigante lettura.
Una storia che fa riflettere. Perché se davvero sono i dettagli delle opere a fare la differenza, nella vita reale cosa ci rende speciali e diversi dal branco? Lupi o pecore? Buoni o cattivi? Bianco o nero?
Cerchiamo la perfezione, la cerchiamo come si cerca un vestito, lo troviamo, lo proviamo, lo indossiamo, ci sembra perfetto. Poi quel piccolo dettaglio rovina tutto. Il dettaglio. Siamo in balia di un dettaglio dimenticandoci di volgere i nostri occhi sull'intero vestito. E li ci perdiamo dimenticandoci, spesso, di noi stessi.
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