mercoledì 26 maggio 2021

Recensione di "Profumi perduti" di Charlotte Link, edizioni Tea.

 Recensione di "Profumi perduti" di Charlotte Link, edizioni Tea.

"Germania, 1938. Il regime hitleriano sta precipitando il Paese e il mondo intero in una guerra rovinosa, ma Felicia, donna dell'alta borghesia, dal carattere forte e anticonformista, non si lascia cogliere impreparata. Cavalcherà i tempi nuovi, farà una folgorante ascesa nel mondo dell'industria asservita al regime, crescerà due figlie nella Berlino del dopoguerra. Saldamente ancorata alle sole cose in cui crede, gli affetti e l'azienda, terrà uniti i fili di una famiglia disgregata dalla guerra e dalle vicende personali."

La Link non si smentisce mai, con il suo stile letterario preciso e incalzante ha scritto un libro bello e scorrevole. I personaggi sono perfettamente delineati, soprattutto dal punto di vista psicologico. La guerra e le persecuzioni razziali sono solo sullo sfondo e questo fa sì che la storia scorra senza risultare pesante. L'autrice mostra al lettore la seconda guerra mondiale vista dalla parte dei tedeschi e lo fa con grande maestria. Il romanzo è bene articolato, con ritmo costante e momenti di tensione e azione equilibrati.





domenica 16 maggio 2021

Recensione de "Il Turista" di Massimo Carlotto edizioni Rizzoli

Recensione de "Il Turista" di Massimo Carlotto edizioni Rizzoli

“Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non firma i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l'ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l'incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia -il territorio di caccia ideale per qualunque assassino- e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l'occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.”
Il Turista è un thriller complesso e ben articolato. L'autore, con uno stile letterario preciso, senza fronzoli, giri articolati di parole e senza troppe lunghe descrizioni degli ambienti, ha scritto un romanzo che si compone di diverse storie, tutte con un denominatore comune: la violenza psicologica e fisica. I personaggi, tutti di indiscutibile e innegabile immoralità, si muovono in modo spietato, violento e crudele. Nella storia, pagina dopo pagina, ci si trova di fronte a poliziotti corrotti, organizzazioni clandestine, terribili compromessi, tradimenti, intrighi e poche certezze. L'onesta è merce rara. L’evoluzione della trama è ben congegnata e ciò che separa il bene dal male cambia in continuazione perché quello che conta, per i protagonisti, è non cadere in trappola. Infatti in questo thriller non ci sono i buoni e i cattivi perché la giustizia privata la fa da padrona, combattendo contro la legalità e uscendone vincitrice.
Del resto, come scrive Carlotto: “Tutti fingono, la menzogna è l’unica moneta di scambio che abbia valore. Solo che noi dobbiamo essere più bravi.”



sabato 1 maggio 2021

Recensione de "Le cose belle sono curve" di Marco Braico, Edizioni Piemme

 Recensione de "Le cose belle sono curve" di Marco Braico, Edizioni Piemme

“Il primo giorno di scuola per Alberto, professore di matematica e fisica al liceo, è indimenticabile, ogni anno. Quello che in giugno sembra impossibile, i comportamenti insopportabili degli alunni e dei colleghi, il programma ripetuto fino alla nausea, in settembre pare trasformarsi. Non più un ostacolo, ma un'opportunità. Ed è con questo atteggiamento che varca le porte della scuola in cui insegna da tempo, pronto alle battute dei ragazzi, alla ritualità dei giorni sempre uguali a se stessi e sempre diversi. Quest'anno, però, le cose non vanno come dovrebbero: è solo un piccolo particolare stonato, in grado però di trasformare quella bella giornata. Serena, collega bellissima e irraggiungibile, suo amore segreto da sempre, ma soprattutto grande amica, è diversa, non ricambia i suoi sorrisi, non risponde ai suoi messaggi. Serena nasconde un segreto, qualcosa che non ha nulla a che fare con lui e che la rende ogni giorno più triste e distratta. Dopo molta insistenza, Alberto riesce a farsi confessare il motivo di tanto turbamento. E la verità è sconcertante. Spetterà a lui starle accanto come mai avrebbe pensato, perché stare vicino a chi soffre è difficile. L'istinto è quello di scappare, come se il male dell'altro potesse in qualche modo intaccare la nostra vita, come una malattia. Alberto si accorgerà di quanto l'amicizia in certe stagioni della vita possa avere la stessa importanza dell'amore e di quanta forza una donna, una madre possa sprigionare dal suo piccolo cuore. Un romanzo dolcissimo, sull'amore, l'amicizia, la paura della perdita, la scuola, dalla penna di un autore sempre attento a raccontare con leggerezza e profondità insieme la caduta e la rinascita di ogni esistenza, anche la più dolorosa.”
Le cose belle le scrive Marco Braico, questo lo sapevo già, ho solo avuto un'ulteriore conferma.
Chi racconta la storia è Alberto Solei, professore di matematica e fisica, che della sua professione ha fatto una missione, o meglio, una ragione di vita.
Con lui entriamo nel mondo della scuola, ci sediamo alla cattedra e prendiamo posto in sala insegnanti. Il professore Solei è un uomo timido, innamorato da sempre della sua collega Serena, insegnante di scienze, una donna molto affascinante e felicemente sposata. Ad Alberto, però, non sfugge nulla: negli occhi di Serena riconosce il dolore, un dolore che la divora giorno dopo giorno. Non sarà facile per lui scoprire che cosa da un momento all'altro abbia cambiato la vita della sua collega, non sarà per niente semplice diventare per lei un porto sicuro, dove Serena possa attraccare per trovare un riparo sicuro e dare sfogo alle sue lacrime. Una storia autentica e vera. Pagine intense, cariche di emozioni e di sentimenti. Braico narra la vita, la malattia, la morte, la disperazione, la caduta e la rinascita e lo fa con una scrittura profonda e allo stesso tempo leggera. Un romanzo dolcissimo dove trionfa l'amore, l'amicizia, la condivisione. Non aspettatevi il lieto fine, Braico racconta la verità e spesso la verità ferisce, ci lascia in fondo alla fila, rannicchiati in un angolo. L'autore però ci tende una mano, ci mostra la luce in fondo al tunnel, ci offre i mezzi per credere ancora in un futuro possibile. -Le cose belle sono curve- arriva al cuore, lo avvolge, gli sussurra dolci e forti parole, gli ricorda che può battere ancora.