sabato 1 maggio 2021

Recensione de "Le cose belle sono curve" di Marco Braico, Edizioni Piemme

 Recensione de "Le cose belle sono curve" di Marco Braico, Edizioni Piemme

“Il primo giorno di scuola per Alberto, professore di matematica e fisica al liceo, è indimenticabile, ogni anno. Quello che in giugno sembra impossibile, i comportamenti insopportabili degli alunni e dei colleghi, il programma ripetuto fino alla nausea, in settembre pare trasformarsi. Non più un ostacolo, ma un'opportunità. Ed è con questo atteggiamento che varca le porte della scuola in cui insegna da tempo, pronto alle battute dei ragazzi, alla ritualità dei giorni sempre uguali a se stessi e sempre diversi. Quest'anno, però, le cose non vanno come dovrebbero: è solo un piccolo particolare stonato, in grado però di trasformare quella bella giornata. Serena, collega bellissima e irraggiungibile, suo amore segreto da sempre, ma soprattutto grande amica, è diversa, non ricambia i suoi sorrisi, non risponde ai suoi messaggi. Serena nasconde un segreto, qualcosa che non ha nulla a che fare con lui e che la rende ogni giorno più triste e distratta. Dopo molta insistenza, Alberto riesce a farsi confessare il motivo di tanto turbamento. E la verità è sconcertante. Spetterà a lui starle accanto come mai avrebbe pensato, perché stare vicino a chi soffre è difficile. L'istinto è quello di scappare, come se il male dell'altro potesse in qualche modo intaccare la nostra vita, come una malattia. Alberto si accorgerà di quanto l'amicizia in certe stagioni della vita possa avere la stessa importanza dell'amore e di quanta forza una donna, una madre possa sprigionare dal suo piccolo cuore. Un romanzo dolcissimo, sull'amore, l'amicizia, la paura della perdita, la scuola, dalla penna di un autore sempre attento a raccontare con leggerezza e profondità insieme la caduta e la rinascita di ogni esistenza, anche la più dolorosa.”
Le cose belle le scrive Marco Braico, questo lo sapevo già, ho solo avuto un'ulteriore conferma.
Chi racconta la storia è Alberto Solei, professore di matematica e fisica, che della sua professione ha fatto una missione, o meglio, una ragione di vita.
Con lui entriamo nel mondo della scuola, ci sediamo alla cattedra e prendiamo posto in sala insegnanti. Il professore Solei è un uomo timido, innamorato da sempre della sua collega Serena, insegnante di scienze, una donna molto affascinante e felicemente sposata. Ad Alberto, però, non sfugge nulla: negli occhi di Serena riconosce il dolore, un dolore che la divora giorno dopo giorno. Non sarà facile per lui scoprire che cosa da un momento all'altro abbia cambiato la vita della sua collega, non sarà per niente semplice diventare per lei un porto sicuro, dove Serena possa attraccare per trovare un riparo sicuro e dare sfogo alle sue lacrime. Una storia autentica e vera. Pagine intense, cariche di emozioni e di sentimenti. Braico narra la vita, la malattia, la morte, la disperazione, la caduta e la rinascita e lo fa con una scrittura profonda e allo stesso tempo leggera. Un romanzo dolcissimo dove trionfa l'amore, l'amicizia, la condivisione. Non aspettatevi il lieto fine, Braico racconta la verità e spesso la verità ferisce, ci lascia in fondo alla fila, rannicchiati in un angolo. L'autore però ci tende una mano, ci mostra la luce in fondo al tunnel, ci offre i mezzi per credere ancora in un futuro possibile. -Le cose belle sono curve- arriva al cuore, lo avvolge, gli sussurra dolci e forti parole, gli ricorda che può battere ancora.


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