Recensione di "Profumi perduti" di Charlotte Link, edizioni Tea.
"Germania, 1938. Il regime hitleriano sta precipitando il Paese e il mondo intero in una guerra rovinosa, ma Felicia, donna dell'alta borghesia, dal carattere forte e anticonformista, non si lascia cogliere impreparata. Cavalcherà i tempi nuovi, farà una folgorante ascesa nel mondo dell'industria asservita al regime, crescerà due figlie nella Berlino del dopoguerra. Saldamente ancorata alle sole cose in cui crede, gli affetti e l'azienda, terrà uniti i fili di una famiglia disgregata dalla guerra e dalle vicende personali."
La Link non si smentisce mai, con il suo stile letterario preciso e incalzante ha scritto un libro bello e scorrevole. I personaggi sono perfettamente delineati, soprattutto dal punto di vista psicologico. La guerra e le persecuzioni razziali sono solo sullo sfondo e questo fa sì che la storia scorra senza risultare pesante. L'autrice mostra al lettore la seconda guerra mondiale vista dalla parte dei tedeschi e lo fa con grande maestria. Il romanzo è bene articolato, con ritmo costante e momenti di tensione e azione equilibrati.
Nessun commento:
Posta un commento