Recensione di "Indagine parallela" di Rocco Ballacchino Ugo Mursia Editore
“L'esistenza di Luca Moretti, scontroso caporedattore di un piccolo giornale e compulsivo consumatore dell'omonima birra, viene messa in crisi dall'apertura di una lettera non firmata che gli annuncia che, se non verrà annullato uno spettacolo in programma al Teatro Regio di Torino, avverrà un omicidio. In effetti una prostituta viene assassinata proprio la sera indicata dal mittente della lettera. Macchia Nera, il killer che sfida le forze dell'ordine e l'opinione pubblica, rivendica il delitto e comincia a colpire nel mucchio allo stesso modo, suscitando un ampio dibattito mediatico sulla possibilità di accettare o meno le sue condizioni. Il giornalista, con la collega e amante Donatella, svolge un'indagine parallela alla Polizia, ormai in allarme, per capire le ragioni del suo coinvolgimento. Perché l'assassino si rivolge proprio a lui per anticipare alla stampa le sue imprese? Grazie ai suoi delitti, è persino diventato un fenomeno da social network generando nel pubblico reazioni contrastanti.”
Un giallo fresco, incisivo che non perde mai ritmo. Tutto scorre, tutto è chiaro, tutto è funzionale alla storia. Il merito più grande, che mi sento di attribuire all'autore, è quello di avere dato vita a un personaggio completamente diverso da quelli presenti nei suoi libri precedenti. Luca Moretti è un uomo tutto fuor che simpatico, un uomo che ama la solitudine. Un giornalista cinico, accentratore che vive per il lavoro e che allontana chiunque potrebbe mettere a rischio il suo tran tran quotidiano. Pur possedendo una grande autostima si troverà di fronte a una matassa difficile da sbrogliare. I personaggi sono ben caratterizzati, così come i luoghi sono bene descritti. Ottima la scelta dei capitoli brevi e dello stile di scrittura che varia non stancando mai il lettore. In poche parole, in questo romanzo sono presenti nelle giuste dosi tutti gli ingredienti che, amalgamandosi perfettamente fra loro, lo rendono un ottimo giallo.
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