giovedì 11 agosto 2022

Recensione di "Tre piani" di Eshkol Nevo, Neri Pozza editore

 Recensione di "Tre piani" di Eshkol Nevo, Neri Pozza editore

“In Israele, nei pressi di Tel Aviv, si erge una tranquilla palazzina borghese di tre piani. Il parcheggio è ordinatissimo, le piante perfettamente potate all’ingresso e il citofono appena rinnovato. Dagli appartamenti non provengono musiche ad alto volume, né voci di alterchi. La quiete regna sovrana. Eppure, dietro quelle porte blindate, la vita non è affatto dello stesso tenore. Sorto da una brillante idea narrativa: descrivere la vita di tre famiglie sulla base delle tre diverse istanze freudiane – Es, Io, Super-io – della personalità, Tre piani si inoltra nel cuore delle relazioni umane: dal bisogno di amore al tradimento; dal sospetto alla paura di lasciarsi andare.”
Il romanzo, scritto magistralmente, arriva diretto all’animo del lettore. Ambienti ben descritti, personaggi perfettamente caratterizzati. L’autore riesce a far immedesimare il lettore in almeno uno degli aspetti caratteriali di ogni personaggio. Il lettore ama e odia; trema e sta immobile; grida e si tacita, piange e ride. Frustrazione e ansia animano tutto il romanzo.
I dialoghi-monologhi risultano veri, ironici e sinceri. L’autore con abilità davvero singolare riesce a trasportare il lettore in una storia che potrebbe essere la storia di tutti: chi nella vita non ha mai sbagliato? Chi non ha mai chiesto scusa? E soprattutto chi nella vita non è riuscito, nonostante gli innumerevoli tentativi, a farsi perdonare?
Inoltre Nevo mostra una fotografia della società israeliana con le sue complessità e vulnerabilità. Tre piani è uno romanzo che invita a tanti spunti di riflessione. L’animo umano, così difficile da comprendere, e spesso da accettare, in questo libro viene ribaltato e messo a nudo. Un romanzo che insegna a non dimenticare che siamo essere umani, per questo fragili.



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