Recensione de "Il dottor Glas" di Hjalmar Soderberg edito da
Edizioni Lindau
“Vita, non ti capisco. Non dico , però, che sia colpa tua. Ritengo più probabile che io sia un cattivo figlio, piuttosto che tu una madre indegna.
E infine ho avuto quasi una specie di intuizione: forse la vita non la si deve capire. Tutta questa storia di spiegare e di capire, tutta questa caccia alla verità è forse una strada sbagliata. Noi benediciamo il sole, perché viviamo esattamente alla distanza necessaria. Alcuni milioni di miglia più vicino o più lontano e verremmo inceneriti oppure geleremmo. E se fosse così anche per la verità?
L’antico mito filandese dice: -Colui che vede il volto di Dio, deve morire-. Ed Edipo sciolse l’enigma della Sfinge e divenne il più misero tra gli uomini.
Non risolvete indovinelli! Non fate domande! Non pensate! Il pensiero è un acido che corrode. All’inizio pensi che distrugga soltanto quel che è marcio e malato e che deve essere tolto. Ma il pensiero non la pensa così: esso distrugge alla cieca. Comincia con la preda che tu gli getti più volentieri e con più gioia: ma non credere che possa saziarlo! Non smetterà fin quando non avrà rosicchiato l’ultima cosa che ti è cara.
Forse non avrei dovuto pensare tanto, avrei piuttosto dovuto continuare i miei studi. -Le scienze sono utili perché impediscono agli uomini di pensare-. E' uno scienziato che l'ha detto.
Forse avrei anche dovuto vivere la mia vita, come si usa dire, oppure 'sfarfallare', come si usa anche dire. Avrei dovuto sciare, giocare a calcio e vivere sano e allegro con donne e amici. Avrei dovuto sposarmi e mettere al mondo dei bambini: mi sarei dovuto creare dei doveri. Sarebbe stato per me un sostegno e un freno. Forse è stato anche stupido non buttarsi nella politica e non presentarsi ai comizi elettorali. Anche la patria esige qualcosa da noi.
Primo comandamento: non devi capire troppo...”
E' un romanzo scritto sotto forma di diario. Stoccolma: un dottore confessa i propri problemi e affida le proprie riflessioni e segreti al suo diario.
Tutto il diario gira intorno alle reazione emotive del dottore ai problemi di coppia della signora Gregorius, moglie del bigotto Reverendo Gregorius.
Ciò che colpisce leggendo il Dottor Glas sono i temi ancora attuali ai giorni nostri. Il dottor Glas riflette sull'amore, sulla morale, sull’aborto, sull’eutanasia, sull'adulterio e sulla violenza sessuale tra le mura domestiche.
Il dottor Glas è un uomo bloccato dalle vita e l’incontro con la signora Gregorius provoca in lui un -terremoto- di sensazioni e una voglia incredibile di -urlare-
Un romanzo straordinario che consiglio a tutti. Un buon lettore non può non leggerlo perché un buon lettore non si astiene mai da mettere in discussione se stesso.