Recensione di "Scuro e stirboro" di Alessandro Marenco ed Emiliano Olivieri Delfino Enrile Editore
-Eh, ctonie, come dire sotterranee. Pensa che l'omicidio di Alduccio sia da ascrivere agli ambienti esoterici?
-Ma non saveisa, adesso. A me mi smia che ian dato una bella randellata e gli hanno doverto la zucca come una rizza der castagne. ...-
-Eh, ctonie, come dire sotterranee. Pensa che l'omicidio di Alduccio sia da ascrivere agli ambienti esoterici?
-Ma non saveisa, adesso. A me mi smia che ian dato una bella randellata e gli hanno doverto la zucca come una rizza der castagne. ...-
Uno stile letterario genuino, un dialetto italianizzato, è vero, ma gustoso. Una Valbormida autentica, con i suoi pregi e difetti, un buon bicchiere di vino, del buon cibo. Tutto questo fa da cornice al commissario Montenotte, con il suo sottoposto Fazzino, il suo aiutante Passerotti e l'immancabile Caratello. Tutto scorre. Ingredienti amalgamati che non fanno un grumo: omicidio, movente, colpevole. Un giallo che vuole essere divertente, è vero, ma nel contempo umano. Perché se uno uccide un motivo ce l'ha, perché: “.... alla fine l'unico che non dava la colpa a nessuno era proprio il sassino.”
Un giallo che insegna due cose fondamentali: che nessun uomo può essere un grande uomo se non ama e comprende il prossimo e che il requisito necessario per rendere vero un uomo è l'autocritica e la forza di ridersi addosso. Fanno centro questi autori, questi due matotti valbormidesi. E centro lo fanno perché, in questo mondo dove tutti vogliono apparire piuttosto che essere, loro non solo sorridono ma fanno sorridere. Leggetelo che magari, poi, starete meglio.
Un giallo che insegna due cose fondamentali: che nessun uomo può essere un grande uomo se non ama e comprende il prossimo e che il requisito necessario per rendere vero un uomo è l'autocritica e la forza di ridersi addosso. Fanno centro questi autori, questi due matotti valbormidesi. E centro lo fanno perché, in questo mondo dove tutti vogliono apparire piuttosto che essere, loro non solo sorridono ma fanno sorridere. Leggetelo che magari, poi, starete meglio.
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