Recensione di "Burrasca, delitto al liceo Chiabrera", di Maria Teresa Valle, Fratelli Frilli Editori.
Non so se una recensione possa iniziare con: -Ah che meraviglia-
Beh, poco importa, non ho mai tenuto troppo conto di quello che possono dire o non dire gli altri... quindi:
Beh, poco importa, non ho mai tenuto troppo conto di quello che possono dire o non dire gli altri... quindi:
Ah che meraviglia di giallo! Perché questo è proprio un giallo. Quei gialli che hanno tutto: è chiaro, scorre liscio e si capisce chi muore, chi uccide e il perché.
Ah che meraviglia di giallo! Scritto come va scritto un giallo, senza fronzoli ma con una certa umanità. Perché chi scrive un giallo non lo fa perché ha voglia di uccidere qualcuno, chi scrive un giallo tiene tra le pieghe del suo cuore più amore di chi scrive un romanzo detto "rosa". Chi scrive un giallo si prende cura dei personaggi che crea e li ama tutti: anche l'assassino.
Ah che meraviglia di giallo! Scritto come va scritto un giallo, senza fronzoli ma con una certa umanità. Perché chi scrive un giallo non lo fa perché ha voglia di uccidere qualcuno, chi scrive un giallo tiene tra le pieghe del suo cuore più amore di chi scrive un romanzo detto "rosa". Chi scrive un giallo si prende cura dei personaggi che crea e li ama tutti: anche l'assassino.
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