Recensione di "Operazione Portofino. Squadra speciale Minestrina in brodo" di Roberto Centazzo. Edizioni TEA
Un giallo ironico e garbato perché Roberto Centazzo scrive in modo ironico e garbato. Dopo la -Prima operazione della Squadra speciale minestrina in brodo-, ecco che il lettore si trova nuovamente spettatore di un'altra avventura di Semolino, Kukident e Maalox. Personaggi già ben delineati nel primo romanzo ma ancor meglio descritti in questa nuova storia. Questi tre uomini in pensione non si arrendono e anche questa volta si mettono in gioco, nonostante i problemi che il vivere quotidiano gli pone davanti. Fanno tenerezza, fanno sorridere perché non mollano e vogliono continuare a rendersi utili. Ci riusciranno? Tutto è davvero possibile? Risposta: dovete leggere il libro. Un libro giallo che per me ha un pregio grandissimo: non è ricco di particolari inutili. Centazzo si sofferma sulla vita dei personaggi e non si perde in inutili descrizioni di vie, piazze, monumenti, costringendo il lettore a girare a destra e a svoltare a sinistra... E poi ci sono tutti gli ingredienti che rendono accattivante un giallo: le belle donne, le auto di lusso e le intercettazioni telefoniche. E poi, insomma, si svolge tra Portofino e la Costa azzurra. Cosa volete di più?
Nessun commento:
Posta un commento